Differenti varietà per palati diversi

Come già accennato, esistono differenti varietà di whisky che si contraddistinguono sia per la propria provenienza che per l’utilizzo delle materie prime.

Se da una parte abbiamo, infatti, il whiskey irlandese con l’evidente presenza di sapori e doni più delicati, grazie alla terza distillazione, dall’altra ci sono gli Scotch, whisky tipicamente scozzesi con un aroma più deciso e marcato. Gli Scotch costituiscono, infatti, un mondo a sé stante con un’ulteriore suddivisione interna, che li divide in: Single Malt, Single Grain, Blended e Blended Malt/Blended Malt.

Allo stesso tempo, abbiamo i Whiskey americani, che grazie all’utilizzo di una grande varietà di cereali vanno a costituire dei veri e propri esperimenti in laboratorio con esperienze gustative tutte da scoprire. Al contrario, i Whisky giapponesi si inseriscono all’interno della tradizione delineando i colori e i sapori di un alcolico con radici profonde e quasi mistiche. Sono celebri anche le varietà australiane ed europee, che pur essendo meno radicati all’interno delle singole culture, conquistano decisamente un posto d’onore nell’Olimpo degli alcolici.